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Influenza aviaria ad alta patogenicità

Con nota del 9/05/2017 si evidenzia che è possibile autorizzare la concentrazione di pollame e altri volatili in cattività in occasione di mercati, mostre, esposizioni ed eventi culturali, nel rispetto dei criteri di cui agli allegati I e II del dispositivo n. 11113-P del 03/05/2017.

Con nota n. 0008246 del 30/03/2017 il Ministero della Salute ha trasmesso un Dispositivo Dirigenziale.

Come è noto, recentemente si sono verificati diversi focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità legati alla presenza di uccelli acquatici selvatici migratori che fungono da serbatoio del virus; tra questi è presente anche il focolaio che si è verificato sul territorio della nostra regione, interessando un piccolo allevamento rurale.

Considerato lo spiccato tropismo di questi virus verso la specie Gallus gallus, si rende necessario porre in atto misure aggiuntive per ridurre i rischi contatto e diffusione del patogeno da parte dell'avifauna selvatica, nonché misure atte ad informare e sensibilizzare i proprietari degli allevamenti avicoli su tale rischio,unitamente alla necessità di attuare e rafforzare le misure di biosicurezza.

Il Ministero della Salute ha quindi individuato "Le zone ad alto rischio" a livello nazionale.

Il Piemonte risulta nella quasi totalità del proprio territorio come zona ad alto rischio tranne porzioni del territorio della provincia di Asti, Alessandria, Biella e Verbano-Cusio- Ossola. 

Si sottolinea pertanto l'obbligatorietà delle disposizioni ministeriali di seguito elencate.
Misure di riduzione del rischio
Sono vietate le sequenti attività: 
- allevare il pollame all'aria aperta;
- utilizzare per I'abbeveraggio del pollame acqua proveniente da serbatoi di superficie a cui possono avere accesso i volatili selvatici;
- stoccare i mangimi e le lettiere per il pollame in siti privi di protezione verso volatili selvatici o altri animali;
- la concentrazione di pollame ed altri volatili in cattività in occasione di mercati, mostre, esposizioni ed eventi culturali;
- utilizzare gli uccelli da richiamo degli ordini Anseriformi e Caradriformi e detenerli in condizioni tali da consentire il contatto con altri volatili.

Deroghe

Le eventuali deroghe, alle disposizioni contenute nel Dispositivo potranno essere concesse esclusivamente dal Settore Prevenzione e Veterinaria della Regione Piemonte, sentiti i Servizi Veterinari dell' ASL competente per territorio.
In particolare:
- per gli allevamenti di pollame all'aria aperta (esclusi gli allevamenti familiari), le deroghe sono previste dall'art.4 del Dispositivo sopra citato, secondo i punti i o ii.
- nel caso di allevamenti di Gallus gallus e di tacchini potranno essere individuate zone a rischio più elevato di contatto con I'avifauna selvatica nelle quali non verranno concesse deroghe (es. apertura di nuovi allevamenti di ovaiole o tacchini free range);
- possono invece essere concesse deroghe per i concentramenti ed i mercati avicoli solo esclusivamente in assenza di circolazione virale in regione e/o nelle regioni limitrofe, una volta effettuata una valutazione del rischio.

Il Dispositivo Dirigenziale sopra citato sostituisce quanto contenuto nelle note DGSAF prot. n. 25636 del 09/11/2016 e n. 28107 del 07/12/2016 e il Dispositivo Dirigenziale DGSAF prot. n. 29861 del 30/12/2016 e rimane in vigore fino al 31 maggio 2017.