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Piano di zona

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Le pagine che seguono sono il frutto dell'impegno di una sessantina di organizzazioni, pubbliche e del privato sociale, che per quasi due anni hanno lavorato insieme alla definizione del Piano sociale di Zona per il territorio dei Comuni di Moncalieri, Trofarello e La Loggia.

Il presente documento è appunto l'esito di questo lavoro.
Si divide in quattro parti: la prima illustra la metodologia seguita per la costruzione del processo di definizione del Piano e fornisce un quadro del contesto territoriale e demografico del territorio, la seconda riporta l'esito dell'analisi dei bisogni compiuta dai tavoli tematici evidenziando le necessità della popolazione divise per area target, nonché un quadro dell'offerta dei servizi presenti sul territorio, la terza raccoglie le schede relative ai progetti che sono stati elaborati per fornire una prima risposta ai bisogni individuati come prioritari, mentre l'ultima parte, la quarta, si sofferma su alcuni argomenti considerati centrali per la programmazione integrata dei servizi sociali: la comunicazione, la formazione degli operatori, la valutazione del processo e dei servizi e le possibili prospettive per un più efficace rapporto fra pubbliche amministrazioni e soggetti del terzo settore.

 

Siamo consapevoli che il prodotto che consegniamo alla Vostra lettura non è perfetto forse avrebbe potuto essere più completo, più ricco di informazioni, meno frammentato, ma la portata rivoluzionaria della Legge 328/2000 e della Legge Regionale 01/2004, che hanno indotto gli enti locali a ripensare il loro tradizionale modo di programmare le politiche sociali spingendoli ad adottare lo strumento della programmazione partecipata come elemento imprescindibile per definire "il sistema integrato degli interventi e dei servizi", necessita di ancora un po' di tempo per essere assorbita pienamente nei processi culturali e nelle strutture organizzative degli attori sociali che popolano la scena del nostro territorio.

L'auspicio è che questo documento abbia un carattere incrementale e che riesca a gettare le fondamenta per la costruzione di un nuovo welfare municipale, non più basato su aprioristiche risposte ai bisogni del territorio, ma su strategie condivise per la soluzione dei problemi sempre più complessi che la società odierna ci consegna.