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Gli spiriti della Natura - La persistenza del sacro dal Paleolitico al Medioevo

immagine mostra

Mostra fotografica

Inaugurazione: giovedì 5 novembre h 17.30
Biblioteca Civica A. Arduino

Intervengono l'Assessore alla Cultura della Città di Moncalieri Laura Pompeo, il direttore del Centro Studi e Museo d'Arte Preistorica Dario Seglie e il curatore e fotografo della mostra Pierantonio Oppezzo

In tutte le Alpi Occidentali esistono testimonianze della persistenza del sacro dalla preistoria a oggi, siti che  per la loro stessa conformazione o posizione -  luoghi
elevati, fonti, luoghi nascosti, boschi - da sempre localizzano l'esperienza umana del sacro. Fonti "sacre",
alberi sacri o  particolari formazioni rocciose sono serviti da luoghi di culto preistorici, pre-romani, romani, cristiani. La mostra mette in evidenza
"lo stretto collegamento tra il sorgere del fenomeno religioso nell'uomo e le sue prime rappresentazioni simboliche e la persistenza della sacralità che tali
simbologie ed i luoghi stessi in cui trovavano attuazione hanno assunto e hanno continuato ad assumere nel tempo, dalla Preistoria al Medioevo per giungere, in molti casi, sino ai nostri tempi".
(Dario Seglie)


"A Moncalieri" dice l'Assessore alla Cultura della
Città di Moncalieri, la dott.ssa Laura Pompeo, "una testimonianza della persistenza del sacro si può trovare nel Roc 'd Santa Brigida.  E' un masso erratico, detto 'di Santa Brigida', perchè in questo luogo, fin dal Cinquecento, esisteva una cappella dedicata appunto a
Santa Brigida. A questa santa era anche intitolato il più antico convento dei cappuccini di Moncalieri, fondato nel 1540 accanto alla chiesa preesistente".
Come si legge nel cartello turistico posto dal Comune vicino alla pietra "Il roc di Santa Brigida nella leggenda appartiene al culto della fertilità ed un tempo le donne credevano che appoggiare il ventre sul masso favorisse la fecondità della madre e la buona salute del nascituro". Oltre alla Brigida svedese, a cui era dedicato il monastero, esiste la celebre Santa Brigida
irlandese, Bridget, che probabilmente sincretizza l'antichissima dea madre Brighid della religione celtica e che aveva il potere di curare con l'acqua e con il fuoco. E di acque miracolose, luoghi sacri curativi, pietre della fertilità, processioni sui monti e altri riti che accompagnano la religiosità umana dalla preistoria a oggi nella mostra è data ampia testimonianza fotografica.

Orari di visita dal 6 novembre al 12 dicembre 2015:

LUN 14 - 19, MAR - MER -GIO 9 - 19, VEN 9-12 / 14-19, SAB 9-13  

La mostra ha grande interesse didattico e sono disponibili visite guidate per le Scuole su prenotazione.

Ingresso libero