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Art Bonus

Risultati sondaggio Art Bonus

Il sondaggio per scegliere il bene soggetto ad Art Bonus hacompreso i beni di proprietà Comunale:  la Biblioteca Civica "A. Arduino", il progetto Ciclovie, il Teatro Matteotti, le Fonderie Limone,la Badia di Carpice, il Castello di Revigliasco, l'Ex Mattatoio, il Palazzo Alfieri di Sostegno (Sala "Primo Levi" - già Sala dei Cento - e Museo dij Subijet).
Il sondaggio è durato un mese e mezzo ed è avvenuto attraverso due distinti canali: online (modulo accessibile dal sito web istituzionale e dai suoi canali social) e con una scheda cartace a e relativa urna ( in Biblioteca).
I luoghi più "gettonati" sono stati dunque la Biblioteca Civica e Palazzo Alfieri di Sostegno, rispettivamente con 272 e 223 voti.

 
 
 
 

La Città di Moncalieri ha individuato il nuovo strumento dell'Art Bonus per incentivare le donazioni da parte di privati per il finanziamento di interventi di restauro in campo culturale.
L'Art Bonus è un credito d'imposta per chi contribuisce con le proprie risorse alla salvaguardia del nostro patrimonio.
Viene reso operativo lo sconto fiscale per chi aiuta la cultura con le proprie donazioni, le quali, per dar luogo a detrazioni fiscali fino al 65%, devono avere destinazioni specifiche.
In particolare, a beneficiare dell'agevolazione, sono le erogazioni per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici e quelle per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica (tra i quali, per esempio, musei, biblioteche, ecc...).
E' ora attivo un sondaggio per coinvolgere maggiormente la popolazione: i due luoghi / monumenti più votati nella rosa di quelli qui proposti saranno inseriti - insieme ai rispettivi lotti di lavori cantierabili e con l'indicazione previsionale dei costi - nel sito del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e si potranno sostenere con l'Art Bonus.

 
 
 

Il sondaggio per scegliere il bene soggetto ad Art Bonus,comprende :

 
  1. Biblioteca civica "Antonio Arduino"
  2. Ciclovie
  3. Teatro Matteotti
  4. Fonderie Limone
  5. Badia di Carpice
  6. Castello di Revigliasco
  7. Ex Mattatoio
  8. Palazzo Alfieri di Sostegno (Sala "Primo Levi" e Museo dij Subijet)
 

Il sondaggio che scadrà il prossimo 30 giugno avverrà attraverso due distinti canali:

  • online (clicca qui)
  • con una scheda cartacea e relativa urna disponibili in Biblioteca durante gli orari di apertura.
 
 
Cos'è l'Art Bonus

Istituito dall'art. 1 del d.l. 83/2014, al fine di sostenere e incentivare la partecipazione e l'attenzione dei cittadini nei confronti del patrimonio culturale, l'Art Bonus è un credito d'imposta per chi contribuisce con le proprie risorse alla salvaguardia del nostro patrimonio. Viene reso operativo lo sconto fiscale per chi aiuta la cultura con le proprie donazioni, le quali - per dar luogo a detrazioni fiscali fino la 65% - devono avere destinazioni specifiche. In particolare, a beneficiare dell'agevolazione, sono le erogazioni per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici e quelle per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica (tra i quali, per esempio, musei, biblioteche, ...).

 
 
Biblioteca civica "Antonio Arduino"

Venne fondata nel 1914 da Erminia Arduino, maestra elementare, benemerita iniziatrice di una raccolta di volumi, creando una biblioteca popolare. Per lo scopo, l'Amministrazione Comunale mise a disposizione alcuni locali in via Real Collegio, poi in via Alfieri. Finalmente, nel 1995, la  Biblioteca, con il suo patrimonio documentario,ha trovato collocazione adeguata nella storica fabbrica di fiammiferi Saffa, fondata nell'800; oggi è un eccellente esempio di recupero di un edificio che testimonia il precoce sviluppo dell'industria a Moncalieri. La sede, di circa 2000 mq, ha permesso alla Biblioteca di configurarsi come motore propulsore di cultura, arte, accessibilità e innovazione tecnologica, tra i più importanti nella Città Metropolitana Torinese.
La necessità oggi è quella di una ristrutturazione degli spazi in modo più funzionale alle esigenze attuali.

 
 
 
Ciclovie

Il progetto "La Via del Monviso" prevede una ciclovia di complessivi 140 chilometri, che congiunge il Parco del Po Torinese (riconosciuto il 19 marzo 2016 area MAB Unesco - riserva della biosfera in territori popolati) con il Parco del Monviso (già area MAB Unesco) passando attraverso l'area metropolitana di Torino e la provincia di Cuneo sino al Monviso, passando quindiper Moncalieri, La Loggia, Carignano, Carmagnola, Lombriasco, Casalgrasso, Pancalieri, Polonghera, Faule, Villafranca, Moretta, Cardè, Saluzzo, Gambasca, Rifreddo, Paesana, Crissolo, fino alle sorgenti.Con la progettualità in atto, si intende realizzare in tutto questo territorio, lungo il corso del Po e anche in area urbana, una via ciclabile continua e riconoscibile, privilegiando gli aspetti della sicurezza (sede propria) e gli aspetti paesaggistici (vicino a fiume e collina).

 
 
 
Il Teatro Matteotti

Si trova nel centro storico della Città. E' un teatro di piccole dimensioni il cui progetto è stato realizzato nel 1955 dagli architetti Mario Passanti e Paolo Perona. Il locale è stato ristrutturato più volte nel corso degli anni. L'inaugurazione della sala nella sua attuale sistemazione è avvenuta nell'autunno del 1987 e il teatro è stato intitolato a Giacomo Matteotti. Alcuni anni fa fu trasformato il boccascena. Oggi tutto lo stabile necessita di una completa ristrutturazione, insieme alla manutenzione straordinaria.

 
 
 
Le Fonderie Limone

Vicino al torrente Sangone, nella zona tra borgo Mercato e borgo San Pietro, quasi al confine con Nichelino, furono fatte costruire nel 1924 da Giuseppe Limone. Nei capannoni di via Pastrengo, 88 si fondevano il bronzo, l'alluminio e la ghisa. Furono chiuse negli anni sessanta e lo stabilimento fu acquistato dal Comune, che ha trasformato la fabbrica in teatro e centro culturale polifunzionale con il contributo dell'Unione Europea, secondo un progetto che vede coinvolti la Città di Moncalieri e il Teatro Stabile di Torino. Il riconoscimento di Teatro Nazionale recentemente assegnato al Teatro Stabile di Torino da parte del MiBACT conferma l'importanza che il TST riveste per il sistema culturale del territorio metropolitano, regionale e nazionale, coronando il periodo di forte crescita dell'attività produttiva e della qualità artistica degli spettacoli offerti. E' uno spazio ideale sia per gli spettacoli di ricerca che per i lavori più tradizionali. Un polo unico nel suo genere in Italia, costituito inoltre dalla Scuola per Attori, dai laboratori di scenografia, carpenteria e sartoria e dai magazzini generali in zona Vadò.Dell'impianto originario sono state conservate la cimi¬niera e parte delle strutture, comprese le unità abitative per capi reparto.
Sarebbe molto importante rendere tale complesso più accessibile da borgo Mercato e, soprattutto, collegarlo, attraverso una passerella, con i quartieri a nord, al di là del Sangone.

 
 
 
La Badia di Carpice

Costituisce uno dei più antichi insediamenti monastici della collina torinese, documentato fin dall'XI secolo. La chiesa di Santa Maria in Carpice è un piccolo edificio religioso di proprietà comunale, oggi in stato di abbandono ed in avanzato degrado, che si trova nell'area sud-ovest della città,costruita nelle sue forme attuali all'inizio del XVIII secolo suprogetto di Giò Stefano Olivetto e decorata dal pittore di corte Michele Antonio Milocco (1690-1772). L' affresco della cupola, datato 1732, raffigura il Trionfo di San Lorenzo. È una delle prime prove del pittore che, dopo la formazione avvenuta a Roma, fu molto attivo come frescante e pittore di pale d'altare per le chiese più importanti di Moncalieri.

 
 
 
Il Castello di Revigliasco

E' un massiccio edificio di origine medievale che ha subito numerose trasformazioni, specie nel Settecento. I suoi arredi sono andati dispersi verso la metà del secolo scorso. Territorio boschivo, campi e pascoli un tempo caratterizzavano il paesaggio collinare, cereali e viti costituivano il perno dell'attività agricola, di cui il paese viveva. Ancora oggi vivai, giardini, serre e orti di primizie sviluppano e portano avanti l'antica vocazione di questa terra per l'orticoltura e la floricoltura. Il palazzo in piazza Beria è quanto rimane dell'edificio settecentesco, già di proprietà dei Conti piemontesi Beria d'Argentine e ora di proprietà del Comune di Moncalieri; domina lo storico abitato di Revigliasco, impiantato sui ruderi di un antichissimo castello feudale, più volte trasformato e poi demolito quasi interamente.
Il palazzo, già in abbandono e in cattive condizioni statiche, venne consolidato negli anni '80 del 900, ma il progetto di trasformazione on fu mai portato a termine e i lavori rimasero per buona parte incompiuti.

 
 
 
L'area dell' Ex Mattatoio

Collocata sulla sponda sinistra del Po, fra i due ponti della Città, ha una posizione che offre scorci suggestivi sul fiume, sul centro storico cittadino, il Castello e la collina. L'area dell'ex mattatoio ha subito nel corso degli anni un declino, in seguito alla dismissione delle attività. Zona centrale di pregio che può diventare museo/centro d'intrepretazione per riaffermare evalorizzare il legame storico e paesaggistico tra fiume e Città, oltre che per qualificare il contesto paesaggistico in una cornice anche di richiamo turistico.

 
 
 
Palazzo Alfieri di Sostegno (Sala "Primo Levi" e Museo dij Subijet)

Il Palazzo Alfieri di Sostegno, in via Real Collegio, 20, rappresenta un notevole esempio di architettura del Settecento. In stile barocco severo e rigoroso, si caratterizza esternamente per il portale affiancato da telamoni che sorreggono il balcone. Nella parte a valle sono collocati i giardini terrazzati, le antiche stalle e le rimesse per le carrozze. All'interno del palazzosono ancora visibili stucchi, affreschi e soffitti a cassettoni. Nella seconda metà del '900 è stato sede della scuola media "Principessa Maria Clotilde". Oggi vi sono collocati uffici e servizi pubblici, la Sala PrimoLevi (già Sala dei Cento), utilizzata per convegni e corsi, e in particolare la collezione del Museo dij Subijet.
Il Museo dij Subijet: nel 1865, l'anno in cui Torino perse il titolo di Capitale del Regno d'Italia, sollevazioni, tumulti e proteste si fecero sentire anche in occasione della "fëra" moncalierese. Comparvero i fischietti a significare disapprovazione e protesta per quella impopolare decisione; poi gli animi si placarono ed i fischietti divennero sinonimo di festa e di allegria. L'idea di raccogliere i famosi subijet e successivamente farne un museo si fece strada a partire dalle storie e dalle leggende legate all'antica "Fera dei subijet". La collezione di fischietti, simbolo di Moncalieri e delle sue tradizioni, raggruppa circa 1.500 fischietti provenienti da tutto il mondo, suddivisi in diverse sezioni, secondo il materiale dei manufatti. La necessità è quella di strutture espositive e allestimento più attraenti e adeguati all'oggi.