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Percorso della memoria sulla I e sulla II Guerra Mondiale

 

Da " Moncalieri ricorda... Cenni storici sui moncalieresi caduti nella Resistenza ", Moncalieri, 1988

I Guerra Mondiale

Targhe sui fusti degli alberi lungo viale del Castello e viale della Rimembranza che ricordano i soldati caduti in guerra.
II Guerra Mondiale

1.VIALE PORTA PIACENTINA

Renzo Cattaneo di 16 anni Camillo Brero di 28 anni Dario Musso di 22 anni
Il 27 luglio 1944 alle 9.15 della mattina
" Vengono passati per le armi per rappresaglia repubblichina ...... nulla avevano a che fare con l'assassinio del gerarca fascista De Filippi.. "

2.VIA MASSIMO MONTANO - ANGOLO STRADA GENOVA

Massimo Montano di 24 anni, residente a Testona di Moncalieri (TO). Parte del Comitato Militare Regionale Piemontese. Condannato a morte, venne fucilato il 5 aprile 1944 al poligono di tiro nazionale del Martinetto.
Alla memoria è stata assegnata la Medaglia d'Argento al Valor Militare. "... seppe mantenere la fede nell'Italia libera e la speranza della pace nella libertà ..."

3.STRADA SANTA BRIGIDA - ANGOLO STRADA DEVALLE

Antonio Bordone di 18 anni
Caduto durante un'azione di rastrellamento il 4 novembre 1944 "... mamma Caterina stava lavando i panni quando i fascisti accostatisi a lei le chiesero dove stavano i ribelli....a sentire le voci, ed intuita la realtà, cerca istintivamente di scappare; imbocca strada Scalette ma un brigatista nero, con un salto, gli è dietro scaricandogli addosso le raffiche del suo mitra. Antonio, colpito, cade e non si rialza più ..."

4.VIALE DEL PARCO - ASS. COMBATTENTI

Soldato Tenente Giuseppe Failla caduto nel 1944 in Jugoslavia

5.STRADA CARIGNANO - ANGOLO VIA CULLA'

Bruno Barisone di 22 anni Sappista
Caduto durante i giorni della Liberazione di Moncalieri - il 29 aprile del 1945 "...a bordo di una moto insieme ad un amico incrocia un'autoblinda tedesca ...viene colpito al ventre e giace sul terreno".

6.TAGLIAFERRO - VIA TAGLIAFERRO N. 38

Michele Montrucchio di 26 anni  La Borgata a perenne ricordo dei caduti di ogni guerra.

7. STRADA CARIGNANO (CONFINE LA LOGGIA)

Costante Panizzolo di 39 anni Sappista Ucciso da una pattuglia di Militi della Guardia Nazionale Repubblicana - il 23 aprile del 1944. "... un'intimazione di Alt.. fu lanciata nella sua direzione... Panizzolo tirò le redini e già i cavalli stavano fermando la loro corsa quando una raffica di fucile mitragliatore lo raggiunse al capo fulminandolo all'istante.....venne ucciso senza un preciso motivo....".

8.VIA Giordano BRUNO ANGOLO VIA STUPINIGI (PROSSIMITA' SOTTOPASSO)

Umberto Montanera di 16 anni Sappista Caduto durante i giorni della liberazione di Moncalieri - il 28 aprile 1945.

9.VIA PASTRENGO (FONDERIE LIMONE)

Enrico Pomba di 19 anni Giovanni Mascherpa di 18 anni Giuseppe Boccardo di 19 anni
Compagni di Lavoro alle Fonderie Limone. Partigiani combattenti nelle formazioni garibaldine. Fucilati a Paesana il 30 dicembre 1943. "... catturati, giudicati e condannati a morte... scelto il plotone d'esecuzione...un comando rauco, secco...un istante...le raffiche dei fucili, piombano a terra...il campanile batte in quel momento le 17.30..."

10.PIAZZA BRENNERO ANGOLO VIA MIRAFIORI 11

COMBATTENTI CADUTI E DISPERSI SUI DIVERSI FRONTI DELLA II GUERRA MONDIALE
Giovanni Boasso di 28 anni
Luigi Bruno di 24 anni
Gaudenzio Crivelli di 23 anni
Francesco Del Mondo di 25 anni
Battista Giraudo di 29 anni
Oddino Nizza di 25 anni
Giovanni Battista Buzzi di 27 anni
Giuseppe Conti di 20 anni
Angelo Dalla Vedova di 25 anni
Mondino Di Silvestro di 22 anni
Carlo Ittavo di 23 anni
Francesco Ronco di 22 anni

PARTIGIANI CADUTI

Luigi Bollito di 15 anni, fucilato dai nazifascisti il 30 marzo 1945 nell'abitato di Cisterna d'Asti nel corso di un rastrellamento.
Giuseppe Frassi di 47 anni
Costante Panizzolo di 39 anni, partigiano aderente ad una Brigata S.A.P. locale, caduto il 23 aprile 1944 nei pressi del ponte sul torrente Chisola di Moncalieri per ferita d'arma da fuoco in uno scontro con una pattuglia di fascisti del distaccamento di Moncalieri
Giuseppe Robaldo di 22 anni, partigiano combattente, caduto il 27 marzo 1944 a Paesana, nel corso di un rastrellamento nazifascista.
Antonio Valsania di 22 anni, , partigiano combattente, caduto il 10 gennaio 1945, a Castelnuovo Don Bosco durante uno scontro a fuoco.
Giuseppe Da Giau di 25 anni
Felice Garabello di 18 anni
Giuseppe Perrone di 20 anni, partigiano combattente, ucciso da un cecchino fascista il 27 aprile 1945, a Torino, alla vigilia della Liberazione.
Carlo Sordi di 22 anni, partigiano combattente, caduto il 13 febbraio 1945 nella frazione di Mompellato di Rubiana, in seguito ad un scontro a fuoco contro reparti nazifascisti.

DEPORTATI A
MATHAUSEN (Municipio)
Pietro Bertoglio di 49 anni
Michele Sandrone di 29 anni
Rinaldo Sattanino di 19 anni,   partigiano combattente, morto per stenti e sevizie nel Lager di Mathausen-Gusen il 19 aprile 1945, dopo la sua cattura avvenuta in seguito ad un rastrellamento nazifascista nella zona di Villafranca d'Asti.

INTERNATO MILITARE AD
ALSDORF
Guido Telatin di 27 anni

11.STRADA CASTELLO DI MIRAFIORI 346 (PRESSO CIRCOLO DA GIAU)

Giuseppe Da Giau di 25 anni Partigiano combattente nella I Divisione Garibaldi - IV Brigata Morto in seguito a ferite riportate in uno scontro armato con i Militi Fascisti nel 1944.
"... a Bricherasio venne fermato da due militi della Guardia Nazionale Repubblicana...sferrò un pugno a quello più vicino...riuscendo a darsi a precipitosa fuga lungo i binari...il secondo milite ebbe il tempo di imbracciare il mitra e sparare al fuggitivo...ferito alla schiena riuscì a continuare a correre ...trovò riparo in casa di contadini della zona...trasportato in ospedale in gravi condizioni...venne denunciato ..i repubblichini giunti sul luogo lo picchiarono ferocemente....Da Giau morì senza rispondere ad alcuna domanda"

12.PIAZZA BENGASI 27 D - ANGOLO VIA SESTRIERE

Oscar Borgesa di 20 anni Partigiano combattente Morto in seguito a scontro armato con i Nazifascisti il 5 agosto 1944 Alla memoria è stata assegnata la Medaglia d'Argento al Valor Militare.
"... si distaccò dai propri commilitoni, a coprire da solo, con il fuoco della sua arma...sacrificando così la vita sua nella generosa, eroica azione.

13.VIA MATTEOTTI ANGOLO VIA SAN MARTINO

In memoria della strage di civili avvenuta durante un'incursione aerea il 27 luglio 1944.

14.VIA S. MARTINO 19 bis

Antonio Barile di 17 anni Mario Cassina di 17 anni Membri della S.A.P. di Nichelino Caduti a terra sotto una scarica di mitra il 25 dicembre 1944 Durante un pattugliamento della Guardia Nazionale Repubblicana di stanza al Castello di Moncalieri.
"... Antonio è subito steso a terra da una scarica di mitra; Mario resta solo ferito..il sig. Solenghi riuscì a convincere i repubblichini a non infierire sul giovane, ormai impossibilitato a difendersi...trasportato all'Ospedale morì il 27 dicembre raggiungendo l'amico Antonio, col quale aveva condiviso aspirazioni e speranze..."

15. MUNICIPIO

Pietro Bertoglio di 49 anni
Michele Sandrone di 29 anni
Rinaldo Sattanino di 19 anni - morto a Mathausen

16.SCALINATA VIA MONFALCONE

Lapide in memoria di Tutti i deportati

17.CIMITERO

Lapide in memoria di tutti i caduti
TARGHE COMMEMORATIVE DIVERSE
ARMA DEI CARABINIERI
La Città di Moncalieri ha conferito all'Arma del Carabinieri la cittadinanza onoraria.
Targa commemorativa posta sotto le arcate del Palazzo Comunale su Piazza Vittorio Emanuele II.
" Istituzione benemerita e benefattrice dello Stato, si rendeva, a partire dalla sua fondazione da molti localizzata proprio nella Città di Moncalieri, protagonista e baluardo dell'Unità d'Italia, nelle guerre d'indipendenza, nella lotta al banditismo, alla criminalità organizzata, al terrorismo, al malaffare e alla corruttela, operando con sforzi sovrumani in soccorso delle popolazioni colpite da cataclismi naturali o causati dalla avidità e speculazione umana. Negli anni grande è stato il suo contributo nell'assolvimento dei doveri istituzionali sia in tempo di pace che in guerra. La bandiera dell'Arma è stata decorata con molteplici ricompense e autorevoli riconoscimenti: segno inequivocabile dell'abnegazione assoluta, elevato il senso dello stato, del sacrificio, competenza, efficienza, sprezzo del pericolo e alto senso civico dei Carabinieri. Che Iddio protegga l'Arma dei Carabinieri e la conservi nei secoli futuri per il benessere e la felicità degli italiani, uniti e fortificati nella più ampia Unione Europea ".
PRINCIPESSA MARIA CLOTILDE
Targa in via Principessa Clotilde sulla parete del Palazzo Comunale in ricordo della Principessa Maria Clotilde di Savoia.
" Ludovica Teresa Maria Clotilde di Savoia, nata a Torino il 2 marzo 1843 e morta a Moncalieri il 25 giugno 1911 era la figlia prediletta del primo re d'Italia Vittorio Emanuele II e di Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena. Per senso del dovere e amor di patria accettò il matrimonio proposto dal padre, con Napoleone Giuseppe Carlo Paolo (detto Girolamo) Bonaparte (1822-1891).
Religiosa e attenta verso i bisognosi, tanto da esser detta "la santa di Moncalieri", dal nome del castello dove si era ritirata. Nel 1942 iniziò la causa di beatificazione.
Fu sepolta nella basilica di Superga insieme agli altri prìncipi e duchi di Savoia.
Nella chiesa di Santa Maria della Scala a Moncalieri le fu innalzato un monumento, opera di Pietro Canonica, che la rappresenta inginocchiata in estasi mistica "
Papa Pio VII
Due targhe commemorano il passaggio del Pontefice: la prima sulla facciata della Casa Canonica su piazza Baden Baden, la seconda sul retro dell'edicola votiva di Borgo Aje.
" Il Pontefice PIO VII passò da Moncalieri ben quattro volte, percorrendo questa strada: la prima il 12 novembre 1804 per raggiungere Parigi per l'incoronazione di Napoleone Bonaparte come imperatore dei francesi, la seconda qualche mese dopo, per ritornare a Roma, la terza volta, dopo una lunga prigionia in Francia, proveniente da Genova dove era rifugiato a causa dell'occupazione degli Stati Pontifici da parte di Gioacchino Murat, per raggiungere Torino a venerare la Sindone.
Erano le ora 20 e trenta del 19 maggio 1815 ed in questo luogo, Pio VII scese dalla sua carrozza e ricevette l'omaggio del re Vittorio Emanuele I, del Clero e della Autorità civili, e dopo aver benedetto la folla dei moncalieresi, salì sulla carrozza reale per recarsi a Torino.
Il viale del Castello e la strada per la Capitale del Regno - come raccontano le cronache dell'epoca - erano illuminate "con lampioni appesi agli alberi e ... stracolme di una moltitudine di popolo che veniva incontro al Papa e dava manifesti segni di giubilo e allegrezza". La quarta volta ripassò per questa strada il 21 maggio per rientrare a Roma finalmente liberata.
A ricordo delle soste a Moncalieri PIO VII lasciò un calice d'argento conservato nella Collegiata Santa Maria della Scala e donò un paramento sacro alle suore del Carmelo di San Giuseppe, Ordine nel quale entrò sua madre, allorché rimase vedova.
STELE 150 ANNI UNITA' D'ITALIA
La prima stele si trova sulla passeggiata del Viale del Castello di fronte all'accesso al Castello da parte del 1° Reggimento Carabinieri "Piemonte".
Il Castello di Moncalieri vanta un antico rapporto con la storia dei Savoia e tra le sue grandi sale maturarono e si compirono eventi di una certa importanza per la dinastia. Lì vennero decisi i matrimoni delle tre figlie di Vittorio Amedeo III - frutto della stretta seppur discontinua politica di alleanze con la casa di Francia e uno di essi fu celebrato nella cappella di fronte alla pala d'altare attribuita a Claudio Beaumont. Dopo l'occupazione napoleonica, Vittorio Emanuele I vi soggiornò fino alla sua morte e Vittorio Emanuele II vi trascorse gran parte della sua adolescenza e della sua vita. Nel 1849 nel castello di Moncalieri avviene la firma dei due famosi proclami da parte di Vittorio Emanuele II, succeduto al padre Carlo Alberto, che aveva rinunciato alla corona dopo la fatal Novara. Nel castello, oltre a quello di Vittorio Emanuele II, si allestirono altri due appartamenti reali: uno per la figlia Maria Clotilde, e l'altro per la nipote Maria letizia Bonaparte in un susseguirsi di 23 eleganti e raffinate sale.
(LUOGHI DEL POTERE DELLA DINASTIA E DEI PROTAGONISTI DEL RISORGIMENT. Moncalieri. Un castello per due proclami)
La seconda stele è in Piazza Vittorio Emanuele II all'angolo con Vicolo Carlo Botta.
Luogo di preparazione di base della classe dirigente del Regno di Sardegna. Questa la finalità primaria del Real Collegio Carlo Alberto I di Moncalieri. Istituito dal sovrano sabaudo nel 1838, affidato al Re, per quanto attiene la didattica ed organizzazione, ai Padri Barnabiti (Chierici regolari di San Paolo, istituti nel 1153) il collegio è stato per decenni l'istituzione esemplare per i valori trasmessi agli allievi nella quale si sono formati giovani provenienti dall'aristocrazia e all'alta borghesia, del Regno prima di Sardegna poi d'Italia; in questo contesto è da ricordare che la divisa scelta per i convittori era - e rimase nel tempo - molto simile (chepì compreso) a quella della coeva fanteria dell'esercito sardo. Il Collegio fu allestito in un convento di Frati Minori eretto intorno al 1200 e poi ristrutturato nel 1731. Nel 1836 il complesso, proprio in previsione della sua nuova funzione è ampliato con la creazione di sei camerate. Ulteriori ampliamenti, comprese sopraelevazioni, si resero necessari, considerato il numero sempre più alto di allievi, nei decenni successivi fino al 1931. Ad oggi l'insieme sia all'esterno che all'interno risulta essere armonioso e funzionale e ben inserito, grazie alla sua elegante facciata, nel centro storico di Moncalieri. È da ricordare inoltre che, nel 1859, proprio su una torretta posta sul tetto dell'edificio viene impiantato dal fornitore della meteorologia italiana, Francesco Maria Denza (Napoli 1834 - Roma, Vaticano 1894), barnabita, docente del collegio dal 1856, un osservatore meteorologico. Padre Denza lo dirige fino al 1891 quando è nominato responsabile della Specola Vaticana. Laureato in matematica e fisica, fondatore nel 1865 della Società Meteorologica Italiana, nel corso della sua attività a Moncalieri avvia una sistematica opera di raccolta, archiviazione e comparazione dei dati provenienti dagli altri osservatori attivi in Piemonte e Valle d'Aosta. Oggi l'osservatorio, uno dei sei "storici" d'Italia, è ancora in attività fornendo con continuità dati meteorologici dell'area sud della Provincia di Torino.
( LUOGHI DEL SAPERE, DELLA CULTURA, DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA. LUOGHI DELL'ISTRUZIONE. Il Real Collegio Carlo Alberto di Moncalieri)

(da: L. Pompeo, "Moncalieri. Guida alla Città accessibile", 2007)